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LA STORIA
   

CENTRO SERVIZI SOCIALI "A. RIZZUTI CARUSO - SACRO CUORE"

DA RICOVERO DI MENDICITA' A CASA DI RIPOSO

Nel lontano 13 Maggio 1917 il Cav. Avv. Francesco Curti si presentò nello studio del Notaio Luigi Montalbano e gli consegnò il testamento olografo reso in data 10 Gennaio 1916, dell'amico Cav. Alberto Rizzuti Caruso deceduto pochi giorni addietro (7/5/1917). Lo stesso giorno dinanzi al Notaio ed alla presenza dei testimoni, lo stesso Francesco Curti, Sac. Pellegrino Buttafuoco, Domenico Grisafi e dal Dr. Luigi Capizi - Pretore, venne aperto e si diede lettura del testamento e con grande stupore dei presenti si apprese che il cav. Rizzuti lasciava tutto il suo "Modesto patrimonio" alla Congregazione di Carità del paese la quale doveva impegnarsi per l'istituzione di un ricovero di mendicità destinato all'accoglienza dei più poveri vecchi ed inabili al sostentamento di ambo i sessi del suo comune e dei comuni vicini. Nato da agiata famiglia, il Cav. Rizzuti, che fu anche Consigliere alla provincia di Girgenti, fu molto attivo per lo sviluppo della sua terra e dell'isola intera. Grazie anche ai suoi sforzi fu costruita la linea ferrata Palermo - S. Carlo; era intenzione dello stesso far arrivare la linea ferrata nel suo paese ma problemi logistici legati alla posizione montana di Caltabellotta, fecero si che essa si fermasse a S. Carlo fraz. di Chiusa Sclafani (PA) distante circa 10 Km. dal suo luogo natio. Il Cav. Rizzuti progettò minuziosamente la sua opera: provvide alla stesura dello Statuto, in conformità alla legge Crispi (tutt'ora vigente) del 17/7/1890, n. 6972 e volle che il nascente ricovero venisse costituito in Ente; compose l'organizzazione del Consiglio di amministrazione che doveva garantire la nascita ed il prosiequo dei fini istituzionali. Tale C.d.A. doveva essere così composto: dall' Arciprete, che ne era il Capo ed il Presidente; dal Giudice Conciliatore, vice Presidente; dal Consigliere provinciale; da un consigliere Comunale eletto dal consiglio; da un sacerdote eletto dal clero. Le cariche dovevano essere gratuite. Lasciò tutti i suoi beni mobili ed immobili alla costituenda Opera Pia. Il suo ingente patromonio lasciato alla costituente Opera Pia, valutato in circa L. 500.000, doveva servire al sostentamento dei più bisognosi. Volle che la sua creatura portasse il suo nome e la chiamò ricovero di mendicità, denominazione che sopravvisse fino al 1989. La struttura doveva sorgere, per volere dello stesso e con le debite riparazioni, nel Convento dei frati Cappuccini, posto a sud del paese o nel convento di S. Agostino (successivamente riadattato a scuola elementare) oppure, se ciò non fosse stato consentito dall'amministrazione comunale, si doveva costruire, con parte dell'eredità dello stesso, una nuova struttura isolata dal resto degli altri fabbricati esistenti nel quartiere S. Paolo lungo la strada dal lato superiore che va verso il cimitero, dando incarico ad un bravo architetto di Palermo per la progettazione del nuovo locale. Presidente dell'O.P. fu nominato il Sac. Pellegrino Buttafuoco che, assieme ai consiglieri di allora, scelsero l'ex convento dei frati cappuccini che più si addiceva allo scopo. Il Comune di Caltabellotta con atto amministrativo del 13/8/1919, registrato il 2/9/1919 al n. 144, concesse a titolo gratuito l'ex convento dei Cappuccini. Seguirono anni di ristrutturazione dell'edificio e solo nel 1923 si potè dare corpo all'opera. L'inaugurazione avvenne il 03/09/1923 con la presenza e l'intervento delle personalità più in vista del tempo. Con Regio decreto del 7/10/1923, a firma del Re d'Italia Vittorio Emanuele III e del Ministro Mussolini, il Ricovero di Mendicità A. Rizzuti Caruso fu eretto in Ente morale ed è stato approvato lo Statuto organico, composto da 23 articoli, stilato dal fondatore A. Rizzuti Caruso in data 29 Aprile 1913. Con l'avvento del fascismo e con Regio Decreto del 25/08/1938, fu modificato lo Statuto sopratutto nella parte riguardante la composizione del Consiglio di Amministrazione che ora prevedeva i seguenti membri: il Presidente, nominato da S.E. il Prefetto su designazione del Potestà del comune, il Giudice Conciliatore Vice Presidente, l'arciprete pro tempore, il Segretario Politico del locale fascio di combattimento e la fiduciaria del fascio femminile. La modifica statutaria prevedeva ora o assieme al ricovero degli anziani anche il ricovero e l'assistenza dei minori orfani e degli invalidi di guerra. Con la fine del periodo fascista, lo Statuto subì un'ulteriore modifica, introdotta con la norma del D.L.L. 24/8/44. n. 206, nella parte riguardante la designazione del Presidente e dei due membri e cioè il segretario politico e la fiduciaria del fascio femminile che vennero sostituite da due personalità cittadine di nomina prefettizia. L'attività istituzionale dell'Ente è molto fervida. Infatti vengono ricoverate molte persone anziane ed indigenti nonchè fanciulli orfani assistenti dalle suore "Figlie di Misericordia". A causa del terremoto del gennaio 1969, che pregiudica la stabilità statica dell'intero complesso, l'attività dell'Ente subisce un brusco declino tale da portarlo alla chiusura, temporanea, per quasi un ventennio. Nel 1970, con un finanziamento di L. 95.000.000, si è provveduto alla demolizione ed alla parziale ricostruzione di una ala dell'edificio. Con un successivo finanziamento del 1982 per L. 450.000.0000 si è provveduto alla ricostruzione dell'edificio che ha una ricettività di 24 posti letto. I lavori vengono terminati nel 1986. Nell'estate del 1986 l'Ente viene commissariato. Il Commissario Reg.le, con delibera n. 39 del 13/10/87, provvede alla modifica dello Statuto dato che quello precedente del 1938 era ormai inapplicabile per le nuove e mutate esigenze in materia socio assistenziale. Infatti, con l'entrata in vigore della L.R. 22/86, si viene a riordinare il servizio socio assistenziale. Con il nuovo Statuto, approvato con D.P.R.S. n. 62 del 3/4/89 si modifica anche la denominazione dell'O.P. che da Ricovero di Mendicità A. Rizzuti Caruso, assume la denominazione di Casa di Riposo per Anziani A. Rizzuti Caruso. Nel rispetto della volontà del fondatore rimangono inalterati i fini istituzionali ma viene cambiata composizione del C.d.A. che prevede: il Presidente nominato dall'Ass.re Reg.le EE.LL., i restanti componenti nominati 2 dal Consiglio Com.le, 1 dal Prefetto di Agrigento e l'altro componente è l'Arciprete pro tempore - membro di diritto. Le cariche rimangono gratuite. Il primo Ottobre del 1988 riprende l'attività istituzionale dell'Ente, non prima però, di avere stipulato con le Suore di Carità delle S.B. Capitanio e V. Gerosa, con sede a Lamezia Terme (CZ), apposita Convenzione che prevede la presenza di due suore infermieri professionali che provvedono anche a coordinare i servizi d'istituto. Nel 1990, a seguito di richiesta degli amministratori, l'Ass.to Reg.le LL.P.. finanzia la somma di L. 1.450.000.000 per la ricostruzione dell'altra ala dell'edificio che prevede anch'essa la capacità ricettiva di ulteriori 24 posti letto. Il nuovo edificio presenta nuove tecnologie e spazi previsti dal D.P.R.S. del 5/6/88.  Nel 1998 viene arredata la nuova ala per l'importo di L. 160.000.000 circa; con un finanziamento di L. 300.000.000, concesso dall'Ass.to Reg.le LL.PP., vengono completati gli impianti tecnologici quali l'illuminazione e l'impianto di climatizzazione e con un successivo finanziamento di L. 473.000.000 circa, concesso da dall'Ass.to Reg.le EE.LL., si provvede a ristrutturare ed adeguare gli impianti tecnologici del primo edificio costruito nel 1982. Dal 1/10/88 ad oggi si è data piena assistenza a 102 anziani dei comuni di Caltabellotta, Sciacca, Ribera, Burgio, Villafranca Sicula, Lucca S., Naro, Ravanusa e Canicattì.

CRONOLOGIA AMMINISTRATORI Ricovero di Mendicità e CASA DI RIPOSO “A.RIZZUTI CARUSO”

 

Sac. Pellegrino Buttafuoco - Presidente dal 1923 al 1938

Geom. Filippo Gaglio - Presidente dal 1938 al 17/02/1939

Geom. Antonino Turturici - Presidente dal 17/02/39 al 10/1/41

Prof. Giuseppe Curcio - Presidente dal 10/11/41 al 1944

Avv. Nicolosi Lorenzo - Commissario prefettizio dal 1945 al 1947

Avv. Nicolosi Lorenzo - Presidente dal 1947 al 30/7/1953

Sig. Domenico Abbruzzo - Presidente dal 30/7/1953 al 14/11/62

Rag. Salvatore Petralito - Comm. prefettizio dal 14/11/62 al 20/01/66

Ins. Scarpinati Giuseppe - Presidente dal 20/01/66 al 12/9/86

Rag. Antonino Scarnà - Commissario regionale dal 12/9/86 al 11/12/89

Prof. Paolo Randazzo - Presidente dall'11/12/89 al 3/5/95

Rag. Giovanni Leone - Commissario regionale dal 3/5/95 al 16/10/95

Dr. Antonio Garofalo - Commissario regionale dal 16/10/95 al 29/4/97

On. Dr. Calogero Pumilia - Presidente dal 29/4/97al 09/08/2001

DA ORFANOTROFIO SACRO CUORE A ISTITUTO SACRO CUORE

Un gruppo di caltabellottesi emigrati negli Stati Uniti diede vita l'otto Ottobre 1948, presso il Notaio John Molè di New York, ad una istituzione denominata Orfanotrofio Sacro Cuore. Successivamente l'atto di fondazione fu depositato presso il Notaio Edoardo Vetrano di Sciacca e registrato il 7/3/1949 al n. 1391, Vol. 194, Foglio 142. Tale iniziativa aveva lo scopo di "Raccogliere e ricoverare tutte le giovanette di Caltabellotta (compresa la Fraz. di S. Anna) o figli di caltabellottesi all'età dai 3 ai 12 anni, che siano orfani di uno o di ambo i genitori prive di beni di fortuna ed in stato di indigenza ...". La sede dell'ente venne stabilita nel fabbricato dell'ex Monastero di Val Verde di proprietà del Comune di Caltabellotta. L'ex Monastero di Val Verde fu ceduto con atto del 16/5/1914 alle sorelle Fedele e Virginia Vita al fine di erigere un'Orfanotrofio. Le sorelle Vita, per molteplici circostanze non legate alla loro volontà, benchè abbiano impiegato ingenti somme per la ristrutturazione e per l'arredamento dei locali non hanno potuto dar vita alla nascita dell'orfanotrofio. Il Comune di Caltabellotta, con atto del marzo 1923, dopo rinuncia forzata delle sorelle Vita, (quest'ultime, in ogni caso, per essere risarcite delle spese eseguite per la ristrutturazione e per l'arredamento dei locali, volevano che l'istituendo orfanotrofio portasse il loro nome) concede il fabbricato alle due banche locali "Cassa rurale S. Pellegrino e Banca di Credito Sociale", affinchè provvedano all'istituzione di un' orfanotrofio. Gli istituti di credito sopra descritti modificarono radicalmente il locale ed aprirono la casa affidandola alle cure delle Figlie di Maria Ausiliatrice salesiane di Don Bosco. Ma ancora per diverse circostanze (gli organi del partito fascista volevano impadronirsi del fabbricato adducendo quale pretesto che l'Opera Pia per la quale esso era stato ceduto non aveva avuto ancora la sua legale creazione) venne rimandata la nascita dell'orfanotrofio e la sua erezione in ente morale. Nel frattempo la casa funzionava come scuola materna, vi era il laboratorio e l'oratorio festivo. Infine, con atto del 30/6/1955 l'Amministrazione comunale, nella considerazione che con il Decreto del Presidente della Regione n. 177/A del 3/9/1951 veniva istituita l'opera pia "Orfanotrofio Sacro Cuore", ha ceduto il fabbricato ex convento di Val Verde per gli scopi istituzionali dell'Ente medesimo. Il patrimonio dell'Opera Pia era costituito dai seguenti cespiti: a) dalla somma di dollari 8.800, pari a L. 5.200.000 circa, donata da un gruppo di caltabellottesi residenti a New York; b) dai beni lasciati dal defunto Bonafede Pellegrino con testamento olografo del 28/8/47, depositato presso il Notaio Scaglione di Sciacca, consistente in ettari uno circa di terreno sito in c.da Martusa; dalla somma di L. 100.000 costituita mediante buono fruttifero del Credito industriale emesso in Agrigento e dalla somma di L. 206.000 depositata presso il Banco di Sicilia di Caltabellotta. Con Decreto del Presidente della Regione n. 177/A del 3/9/1951 venne approvato lo Statuto e l'istituzione fu eretta in ente morale.   Seguì un periodo di intensa attività. Nei locali venivano ospitati molte orfane giovanette anche di altri comuni della Sicilia, venivano assistite con pasti caldi giovane madri indigenti, si tenevano vari corsi professionali, si organizzavano attività teatrali e si svolgeva anche la scuola materna. Era un punto di riferimento e di educazione morale e spirituale per molti giovani del paese. Verso gli inizi degli anni settanta, anche a causa, per fortuna, di mancanza di orfani e per il venir meno dell'opera delle Suore salesiane, l'attività dell'Opera Pia andò ad affievolirsi fino a determinare quasi la chiusura dei locali. Soltanto la presenza delle Suore di carità delle S.B. Capitanio e Vittoria Gerosa ha permesso che l'Istituzione non scomparisse, in quanto si sono prodigate nell' assistenza infermieristica e spirituale per i più bisognosi. Intanto nuove norme sull'assistenza e nuove norme sugli edifici imponevano una revisione della struttura e dell'istituzione. Al fine di rimettere in moto l'istituzione, nel 1988, con un finanziamento dell'Ass.to Reg.le EE.LL. per circa L. 1.500.000.000, si è provveduto ai lavori di consolidamento statico dell'edificio e con deliberazione n. del 1997 si è provveduto alla modifica dello Statuto* che prevede nuovi fini istituzionali nel campo dell'assistenza a giovani e si è provveduto inoltre a cambiare nome da Orfanotrofio Sacro Cuore ad Istituto Sacro Cuore.


CRONOLOGIA AMMINISTRATORI ISTITUTO SACRO CUORE

 

Sac. Pellegrino Buttafuoco

Presidente

Avv. Buttafuoco Pellegrino  

Presidente

Dott. Calogero Pumilia  

Presidente

Dott. Baldo Randazzo  

Presidente

Dr. Armando D'alberto  

Presidente

Dr. Leonardo Roccella

Commissario Regionale

Dr. Vincenzo Zito

Presidente


STORIA RECENTE - FUSIONE II.PP.A.B.

Con deliberazione n. 9 del del 28/8/98 il C.d.A. dell'Istituto Sacro Cuore ha proposto la fusione dell'Ente con l'O.P. Casa di Riposo A. Rizzuti Caruso al fine di dare un nuovo e maggiore impulso alle attività socio - assistenziali delle due II.PP.A.B. ed anche per uno sviluppo socio - economico del paese. Con deliberazione n. 105 del 31/8/98, l'Amministrazione dell'O.P. "Casa di Riposo A. Rizzuti Caruso" approvava la proposta di fusione per i motivi sopra descritti ed anche per una migliore razionalizzazione delle spese di gestione. Con deliberazioni n. 10 del 16/10/98 dell'Istituto Sacro Cuore e n. 128 del 16/10/98, le due OO.PP. provvedevano ad approvare lo Statuto unico che era composto dalla somma dei fini istituzionali del primo e del secondo Ente. La composizione del C.d.A. è nel modo seguente:
n. 1 membro nominato dall'Assessore Regionale agli Enti Locali
n. 2 membri nominati dal Sindaco del Comune di Caltabellotta
n. 1 membro nominato dal Prefetto
n. 1 membro di diritto, Arciprete pro - tempore
Il presidente viene nominato in seno al C.d.A. con votazione segreta nella prima adunanza del Consiglio. Il C.d.A. dura in carica quattro anni. Le cariche di Consigliere e Presidente sono gratuite. Infine, con Decreto del Presidente della Regione Siciliana n. 148/Gr. VIII - SG. del 23/03/99 è stata approvata la fusione dei due Enti.


News e Update:

10/12/2015
Graduatoria definitiva per assunzioni di personale inserviente generico, effettuata ai sensi del d.p.r.s. 05/04/2005.- avviso pubblico del 15/06/2015 per la selezione di personale inserviente generico, cat. a - c.c.n.l.
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01/12/2015
Forma di democrazia partecipata - Invito ai cittadini ad esprimere preferenze sulla destinazione di fondi ottenuti dal Comune di Caltabellotta
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19/09/2015
Graduatoria provvisoria per assunzioni di personale inserviente generico, effettuata ai sensi del d.p.r.s. 05/04/2005.- avviso pubblico del 15/06/2015 per la selezione di personale inserviente generico, cat. a - c.c.n.l.
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26/06/2015
Avviso di Selezione pubblica, per soli titoli, ai fini della formazione di graduatoria triennale, ai sensi dell’art. 49 della legge regionale 5 novembre 2004 n.15, per assunzioni a tempo determinato nel profilo professionale di inserviente generico categoria “A”, posizione economica iniziale A1 - CCNL Comparto Autonomie Locali.
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